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Viale Dei Mille ultimo caso «Strisce gialle diventano blu»

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Una brutta sorpresa per i residenti di viale dei Mille. Le strisce gialle lungo la strada stanno diventando blu - da gialle che erano - e questo comporta l'inconveniente, per chi vive in zona, di dover dividere il parcheggio con tutti gli altri - residenti e anche non residenti, che ora potranno sostare a pagamento. Viale dei Mille, come i milanesi sanno bene, è un tratto della lunga arteria che taglia da nord a sud la città, partendo da piazzale Loreto (dove prende in nome di viale Abruzzi) fino ad arrivare a piazzale Lodi (scendendo prende il nome di viale Piceno e poi viale Umbria).
Il caso delle strisce che cambiano colore viene segnalato dai consiglieri di zona 3, in particolare da Gianluca Boari del Nuovo centrodestra. «Le strisce erano gialle - conferma Vincenzo Viola, consigliere di zona e capogruppo di Fratelli d'Italia - e se stanno diventando blu significa che i residenti saranno penalizzati. Questa innovazione, decisa presumo dal Comune, va ad aggiungersi ad altri problemi simili. La enorme carenza di parcheggi intanto, che viene aggravata dalla decisione di questa amministrazione comunale di cancellare molti parcheggi sotterranei che erano previsti». «Non solo - aggiunge il capogruppo di Fratelli d'Italia - come si è visto in via Castel Morrone, Comune e maggioranza del consiglio di zona stanno lavorando per eliminare la sosta delle auto sotto gli alberi dei viali. Si tratta di vessazioni che per noi non sono accettabili e che danneggiano i residenti e contraddicono le linea del Consiglio di zona». «Non sono in grado di verificare quel che sta accadendo in viale dei Mille - risponde il presidente della commissione Territorio e urbanistica Gabriele Mariani - ma posso senz'altro confermare che il nostro indirizzo è avere più strisce gialle per tutelare i residenti e incentivare la mobilità pubblica, a scapito delle strisce blu».


Prada mette nel forno il panettone di Marchesi

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Prada ha acquisito l'80% della Angelo Marchesi Srl, proprietaria della storica pasticceria milanese fondata nel 1824. La pasticceria di Corso Magenta è famosa non solo per pasticceria e cioccolato di qualità, ma soprattutto per il suo panettone ed è uno dei luoghi simbolo della Milano bene. «L'acquisizione - viene spiegato in una nota della casa di moda- punta alla valorizzazione e al rafforzamento strategico del marchio nell'ambito di futuri progetti di sviluppo sia a Milano nei nuovi spazi di Prada in Galleria Vittorio Emanuele sia a livello internazionale»

Nella trappola della stazione In Garibaldi tra code e topi

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Altro che snodo della viablità. La stazione di porta Garibaldi è diventata una trappola. E , anche se è nuova ha già un mare di problemi. Viabilità e segnaletica sono solo i due più evidenti per quello che con l'arrivo della metro Lilla è diventato il più grande hub italiano del trasporto pubblico locale. Il presidente di Atm Bruno Rota esultava poco tempo fa per il congiungimento con la linea 5 celebrando il «grande snodo di interscambio come ce ne sono nelle altre grandi città europee», ma a chi ci lavora tutti i giorni o per chi la frequenta per ora sembra più un grande nodo.
Circolare in auto è molto difficile: il percorso obbligato, simile a un anello schiacciato, è tortuoso e stretto, ci passa una vettura alla volta, e dunque sono sufficienti due macchine in più e ci si blocca. Per percorrere pochi metri si perdono mezz'ore. «Dovreste vedere cosa succede la domenica quando ci sono le comitive di boy scout – dice con un sorriso Francesco, tassista –. Tutti i famigliari si accalcano per aspettarli e parcheggiano ovunque incastrando le auto come meglio possono». E non se ne esce più.

Apre Eataly e Farinetti chiede scusa a Maroni

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Farinetti si scusa con Roberto Maroni. Ad annunciarlo pubblicamente lo stesso imprenditore in occasione dell'apertura alla stampa del nuovo Eataly Smeraldo di Milano: «Avevo rilasciato un'intervista - ha ricordato - in cui dicevo che se avesse vinto la Lega in Lombardia qui non avrei aperto Eataly ma un Kebab. Ho sbagliato - ha aggiunto -, ho fatto una cavolata e ho deciso di chiedergli scusa. Per questo l'ho invitato martedì e gli farò uno scherzo: lo porterò in macelleria e farò un “manzobab“. Non vedo l'ora di diventare suo amico e suo simpatizzante». Martedì Eataly, lo store del gusto, apre a Milano. in una cornice unica: lo storico teatro Smeraldo di Milano interamente rinnovato, pur conservando le sue caratteristiche identitarie come il palcoscenico.
«E' un progetto dedicato alla musica e alla storia del teatro, ci sarà un palco dove tutti potranno esibirsi», racconta a LaPresse Francesco Farinetti, figlio di Oscar e amministratore delegato con il fratello Nicola e il socio Luca Baffigo Filangieri. Ormai è tutto pronto ma prima di arrivare all'apertura ci sono stati vari ritardi. «Abbiamo avuto - spiega Francesco Farinetti - diverse difficoltà legate alla ristrutturazione dello stabile. E' stata una vera e propria ricostruzione su tre piani, ma abbiamo dovuto tener conto di 54 appartamenti che ci sono sul teatro e che non dovevano essere danneggiati dall'intervento. Non abbiamo avuto problemi, invece, dal punto di vista burocratico. L'amministrazione milanese è molto rigida ma, una volta capite le norme e le cose necessarie, poi si viaggia spediti».

La stazione Garibaldi? Un incubo tra code e topi

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Anche se è nuova, la stazione Garibaldi ha già un mare di problemi. Viabilità e segnaletica sono solo i due più evidenti per quello che con l'arrivo della metro Lilla è diventato il più grande hub italiano del trasporto pubblico locale. Il presidente di Atm Bruno Rota esultava poco tempo fa per il congiungimento con la linea 5 celebrando il «grande snodo di interscambio come ce ne sono nelle altre grandi città europee», ma a chi ci lavora tutti i giorni o per chi la frequenta per ora sembra più un grande nodo.

Circolare in auto è molto difficile: il percorso obbligato, simile a un anello schiacciato, è tortuoso e stretto, ci passa una vettura alla volta, e dunque sono sufficienti due macchine in più e ci si blocca. Per percorrere pochi metri si perdono mezz'ore. E questi sono solo i problemi in cui chiunque può imbattersi recandosi alla stazione un giorno qualunque della settimana. «Dovresti vedere cosa succede la domenica quando ci sono le comitive di boy scout – dice con un sorriso Francesco, tassista –. Tutti i famigliari si accalcano per aspettarli e parcheggiano ovunque incastrando le auto come meglio possono». Ma non è solo una questione di scolaresche e affini come spiega Francesco: «Intanto c'è un problema di sicurezza perché con un'unica via di accesso, mentre prima almeno erano due, è molto facile che si creino degli ingorghi e anche con una sirena un'ambulanza farebbe fatica a muoversi, poi c'è la questione dell'asfalto: è pieno di buche dappertutto». «Sembra – commenta un suo collega dai capelli bianchi – che qui non vengano mai a aggiustare la carreggiata e – aggiunge - è pure pieno di ratt». In effetti, il pur breve anello di asfalto è una collezione di buche di varie forme e misure. E anche sulla questione dei topi, ratt in dialetto milanese, ci sono delle conferme: «Ce ne sono eccome – afferma Emanuele, addetto al servizio pulizie - e la situazione è già migliorata: prima erano centinaia, ora tenendo più pulita anche la zona dei cassonetti sono di meno, ma sempre tanti».

Anche per i pedoni però non sono tutte rose e fiori, in particolare per la segnaletica poco chiara. «Pensi – sottolinea Tomas, che lavoro al servizio di cambiavalute posto quasi all'uscita della stazione – che la maggior parte delle persone mi chiede dove sia l'uscita della stazione che è a pochi metri da qui». «Guardi è davvero una domanda via l'altra – conferma la commessa di un negozio di abbigliamento –. Soprattutto chi viene dall'estero è disorientato. Per fortuna conosco tre lingue quindi ho dato informazioni di ogni genere a moltissime nazionalità ma il mio lavoro sarebbe un altro». «Ci chiedono di tutto – conferma il commesso di un punto vendita dedicato alle scarpe –. Da dove si può trovare un bagno a come raggiungere il Duomo». E anche dal tabaccaio la solfa è la stessa, italiani e non, cercano tutti le indicazioni per orientarsi nel labirinto di Garibaldi.

Senza contare che se tra i meandri della stazione si perdono gli italiani, gli stranieri finiscono protagonisti di siparietti tra il divertente e il deprimente: «L'unico cartello “taxi” – racconta Francesco – è all'inizio del nostro parcheggio, non dove comincia la fila, perciò gli stranieri che sono abituati a cose che funzionano bene si mettono sotto il cartello, mentre gli italiani dalla parte giusta della fila sgomitano per accaparrarsi un taxi». Così mentre l'inglese o il giapponese aspetta il suo turno sotto il cartello, peraltro storto, finiscono i tassisti disponibili. Anche perché i conducenti di taxi sono stretti tra due problemi ulteriori come specifica Francesco: «Qui abbiamo pochi posti, qualche volta occupati da chi carica e scarica. Perciò spesso ci accalchiamo vicino all'angolo a sinistra e poi viene la Polizia locale a dirci che dobbiamo spostarci. Noi ci spostiamo e la gente si lamenta perché non ci sono mai abbastanza taxi davanti alla stazione».

Dice molto il commento di chi ha da vent'anni un baracchino di bibite e panini appena fuori dalla stazione: «Meglio prima o meglio adesso? Non saprei proprio. Di sicuro ingorghi così sul viale appena fuori dall'anello non ci sono mai stati». E dopo gli investimenti milionari per rifare l'hub del trasporto pubblico, visto anche che tra un anno inizia Expo 2015 con i milioni di visitatori previsti, forse non è il massimo. E certamente richiedi interventi radicali.

Strettoie incomprensibili, cartelli insufficienti e buche nelle strade. Così i turisti ora si perdono

Candidati alle Europee Nel centrodestra Ncd ha paura di sparire

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Due mesi alle elezioni europee e molto meno (il 19 aprile) alla presentazione della liste per quello che diventa il primo test decisivo per dare un volto alla politica italiana dopo il big bang del centrodestra con la diaspora di Ncd e la rinascita di Fi. Con l'irrompere del ciclone Matteo Renzi a cui i «berlusconiani» vogliono dare un'immediata risposta a suon di preferenze e una Lega appesa a uno sbarramento fissato al 4 per cento non così facile da scavalcare.
Ecco perché è già partita la caccia agli acchiappavoti, visto che le europee sono elezioni in cui a contare è ancora la preferenza. E allora Fi sfida i giudici chiedendo di poter candidare il suo leader Silvio Berlusconi in tutti e cinque i collegi. Si vedrà, ma di certo c'è che a correre doviìunque sarà il consigliere politico Giovanni Toti. Per la circoscrizione Nord-Ovest a comparire sono il nome illustre dell'oggi ad del Milan Barbara Berlusconi e quello di un big come Claudio Scajola dopo il suo proscioglimento dal pasticcio della casa vista Colosseo. Per i 4-5 posti che toccheranno a Fi se la giocherà il trio di eurodeputate uscenti Licia Ronzulli (più appoggiata dal partito), Lara Comi e Susy De Martini. Esperienza probabilmente finita, invece, per Iva Zanicchi. Buon cacciatore di preferenze è Alberto Cirio, assessore all'Istruzione della Regione Piemonte, sembra scontata la rinuncia dell'ex coordinatore regionale Mario Mantovani che rimarrà vice governatore della Lombardia con la pesante delega alla Salute. Il volto nuovo potrebbe essere l'ex assessore regionale Stefano Maullu, ex ad e oggi nel cda della Tangenziale esterna che avrà la meglio sul sindaco di Paderno Dugnano, il mantovaniano Marco Alparone.
In casa Nuovo centrodestra, invece, Angelino Alfano sa di giocarsi la partita della vita. Rimanere sotto il 4 per cento o appena sopra potrebbe voler dire far morire già nella culla il nuovo partito, mettendo nei guai anche il governo Renzi appoggiato con deputati che i voti li hanno presi con il simbolo del Pdl e la faccia di Berlusconi. E così la speranza è di convincere un usato sicuro come Roberto Formigoni che agli ambasciatori risposto: «Me lo dovranno chiedere in ginocchio». Indisponibili il ministro Maurizio Lupi (che punta a diventare sindaco di Milano) e Raffaello Vignali, poco affidabile Sergio Pizzolante in Emilia Romagna, per raccogliere i voti dei ciellini non resta che il «Celeste». Al cui fianco potrebbe esserci il nemico di sempre Gabriele Albertini, atterrato tra gli «alfaniani» dopo le deludenti comparsate con la Scelta civica di Mario Monti e i Popolari per l'Europa dell'ex delfino formigoniano Mario Mauro. Ma a scalpitare ci sono anche il consigliere regionale Luca Del Gobbo eletto nel 2002 sindaco di Magenta con il 54 per cento dei voti, ma papabile per un posto da assessore nel rimpasto in Regione, il capogruppo Mauro Parolini, il presidente della Provincia di Cremona Massimiliano Salini e l'imprenditore Pierantonio Bonacina. In Liguria entrerà uno tra Luigi Grillo ed Eugenio Minasso.
Nella Lega il capolista sarà il segretario Matteo Salvini. Improbabile un ripescaggio dell'ex presidente del consiglio regionale Davide Boni la cui vicenda giudiziaria potrebbe essere archiviata su richiesta del pm, possibile la candidatura del professore antieuro Claudio Borghi Aquilini. Un posto andrà a Mario Borghezio che deve raccogliere i voti del Piemonte visto che Roberto Cota non ci sarà, sembra che Salvini voglia candidare un consigliere regionale della Lombardia.

Dalla Lega al Pd stati generali in vista del voto

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L'assemblea regionale del Pd si riunisce questa mattina, a partire dalle 9.45, all'hotel Michelangelo di via Scarlatti 33. All'ordine del giorno, la proclamazione del segretario regionale, il renziano Alessandro Alfieri, che farà un intervento politico dal palco. Proverà a ricompattare il partito diviso nelle tre correnti dei lettiani, renziani e civatiani, in vista della campagna elettorale per le europee e nei comuni lombardi che si apprestano al voto il prossimo 25 maggio.
Anche la Lega serra le fila in vista del voto. IL segretario Matteo Salvini incontra questa mattina assessori e consiglieri regionali, a seguire gli stati generali in via Corridoni con tutti i dirigenti leghisti del nord per la campagna elettorale.

Lella Costa legge poesie sulle donne

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t «Area P, Milano incontra la poesia» torna a Palazzo Marino. Poeti, editori e attori dedicano un'ora alla poesia, una domenica al mese, leggendo componimenti in versi, interpretando un autore o una scelta di brani. L'appuntamento di oggi, alle 10.30, è con «Femminile, singolare. Poesie di donne e sulle donne», nell'aula del Consiglio comunale l'attrice Lella Costa leggerà poesie di donne e sulle donne, interpretando poetesse di tutti i tempi e di tutti i Paesi. Da Saffo ad Emily Dickinson, fino ad Alda Merini e alla Szymborska. Lella Costa ne darà una personalissima lettura, sottolineandone l'originalità di genere e di ispirazione poetica, femminile, singolare, appunto. L'iniziativa è promossa dall'assessorato alla Cultura.


«Vu' cumprà Buenos Aires ora è invasa»

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Lenzuola stese per terra e, appoggiati sopra, centinaia tra borse, cinture, cappellini, portafogli e gadget di tutti i tipi. Naturalmente contraffatti. L'associazione dei commercianti ha denunciato ieri la presenza di almeno una cinquantina di abusivi lungo corso Buenos Aires. E il consigliere di Fdi Riccardo De Corato ha raccolto l'allarme di AscoBaires chiedendo al sindaco un intervento da parte dei vigili, «dicono che non hanno uomini e mezzi sufficienti per intervenire». Così «il corso resta un bazar, come è ormai da diverso tempo».
Il Comune come ha ricordato De Corato «si è lanciato in diverse campagne contro la contraffazione, ma di concreto non fa nulla per combattere questo fenomeno».

Expo? Per Grillo è «uno stracchino»

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E i Cinque stelle ci mettono la bandierina. L'assalto degli «Expo invaders», così si sono chiamati i militanti grillini che per l'occasione hanno stampato magliette con il logo di Expo e dei proiettili, si trasforma ora dopo ora nella campagna elettorale per le europee. Dopo il sopralluogo al sito espositivo, da parte di 80 tra parlamentari e consiglieri regionali guidati dal loro guru Beppe Grillo, i Cinque Stelle danno appuntamento alla cittadinanza a Baggio al Parco delle Cave dove si trovano i cantieri per la Via d'Acqua Sud. Peccato che dai deputati che si alternano sul palco non sia stata spesa nemmeno una parola sull'opera tanto contestata. Ne parlano i rappresentanti dei comitati «No canal» e «Cambia canale», che hanno bloccato le ruspe e ottenuto lo stralcio del progetto e Mattia Calise, il consigliere comunale pentasellato, «è la prima volta che accade in Italia che i cittadini riescono a bloccare un'opera calata dall'alto». Dai romani sul palco nemmeno una parola. Lo sguardo è rivolto a Bruxelles.
«Expo? Ci hanno detto “guardate”, ma non c'è un cazzo, non c'è niente, c'è un campo - racconta Grillo -. Devono venire 20 milioni di persone ma chi ci va a Rho? Il progetto “nutrire il pianeta” andava pensato in un altro modo, in modo diffuso. Expo non può essere la degustazione dello stracchino in mezzo agli svincoli autostradali e agli inceneritori. Chi viene a Rho per vedere delle mucche? I cinesi? Noi siamo venuti per arginare i danni». «Noi siamo trasparenti, non vogliamo nascondere nulla. Non siamo così matti da pensare di nascondere qualcosa» ha spiegato il commissario unico di Expo Giuseppe Sala a Grillo durante la visita ai cantieri. A quel punto, Grillo, che ha usato toni molto pacati, ha ricordato che il progetto «era partito in un altro modo e con altre persone. Li ricordiamo i grandi amministratori che c'erano. Noi - ribadisce - facciamo un po' di fiato sul collo, diamo un'occhiatina ogni tanto, non è che vi dovete offendere». Peccato che i grillini si siano accorti delle vie d'acqua - fatti salvi i due consiglieri di zona 7 Paolo Conconi e Manuel Filini che avevano votato a favore - solo dopo che i cittadini riuniti nei tre comitati hanno ottenuto lo stralcio dell'opera dal dossier. Expo come la Tav? «È più difficile bloccare Expo della Tav perché Expo è in uno stato più avanzato, la devastazione è già stata compiuta - pontifica Massimo de Rosa - quello che si può fare ora è mitigare le opere e l'impatto ambientale. Legate a Expo ci sono opere accessorie, ci saranno molti disagi per i cittadini in termini di devastazione del territorio, il rischio poi è che queste opere diventino cattedrali nel deserto. Cosa c'è sotto Expo? Il solito giochetto basato sulla rendita fondiaria, con il cambio di destinazione d'uso dei terreni un polmone verde è stato trasformato in altro cemento, come se qua non ce ne fosse abbastanza...noi abbiamo un'altra idea di sviluppo, come decrescita felice». «Tra due anni cosa ce ne facciamo di questa roba?» si chiede Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera.

Via ai cantieri, negozi in crisi 600mila euro per tenerli vivi

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Una mano ai negozi assediati dai cantieri pubblici. Metropolitane, isole pedonali, corsie preferenziali in costruzione. I commercianti subiscono spesso per mesi e mesi il traffico deviato, strade chiuse, vetrine spesso oscurate dalle cesate. Da Comune e Regione, frutto di un protocollo d'intesa sullo sviluppo dell'attrattività turistica e commerciale in vista di Expo, arrivano ora 600mila euro di contributi agli esercizi che rientrano nelle 23 aree segnalate su una mappa del «rischio disagi». Da Cenisio, Domodossola, Gerusalemme interessate dai cantieri della M5 a Solari, Dateo, Gelsomini che saranno toccate (prima o poi) dai lavori della M4 a viale Tunisia e tutta la zona tra la Darsena e piazza XXIV Maggio. «Un sostegno concreto - affermano gli assessori al Commercio della Regione Alberto Cavalli e del Comune Franco D'Alfonso - a tutte quelle realtà che in vista di Expo vedono la propria attività penalizzata dalla presenza di rilevanti cantieri. Per le micro e piccole imprese, può rappresentare il punto di partenza per un nuovo rilancio commerciale». Del pacchetto, 250mila euro sono a carico del Pirellone e 350mila euro di Palazzo Marino, che nell'ultima giunta ha approvato le linee guida per il bando che consentirà di accedere ai finanziamenti a fondo perduto. Potranno partecipare esercizi di vicinato, bar, ristoranti, imprese artigiane, edicole, chioschi, escluse invece sale gioco e scommesse, i compro oro e i temporary shop. Il contributo coprirà ad esempio investimenti per migliorare locali e impianti, acquisto di arredi, ma anche le spese per formazione e riqualificazione del personale o lo sviluppo di siti internet e, per la prima volta, contributi sui tributi locali versati. Il tetto massimo per ogni impresa sarà in ogni caso di 3mila euro. Confcommercio Milano esprime un «giudizio positivo» e si impegna, come assicura il vicepresidente Lino Stoppani, a «far conoscere il più possibile il provvedimento». Ma «resta forte la preoccupazione per l'impatto e i tempi del cantiere di piazza XXIV Maggio sulle attività commerciali».
I lavori per pedonalizzare la piazza partono proprio oggi. Fino al 30 settembre saranno chiuse al traffico viale Gorizia, corso Manusardi, via Scoglio di Quarto e via Ascanio Sforza (consentito solo l'ingresso delle auto dei residenti provvisti di box e garage), sarà invertito invece il senso di marcia in in via Lagrange. Da domenica, ma fino al 15 maggio, si viaggerà a doppio senso di marcia in via Ascanio Sforza e in via Scoglio di Quarto, poi le strade diventeranno a senso unico verso piazza XXIV Maggio e verrà realizzato un passaggio nel cantiere per arrivare in viale Gorizia. Sempre da oggi al 30 giugno sarà consentito il transito solo da corso San Gottardo verso via Col di Lana, vietata la svolta verso la Darsena, ma dal primo luglio al 30 settembre le due strade saranno completamente off limits. Tutte le strade saranno riaperte dal primo ottobre ma con una nuova viabilità, la fine lavori è fissata solo al 24 febbraio. Modifiche in vista da oggi anche per le linee Atm 3, 9, 59 e 325, per la notturna N6 e per il Radiobus di quartiere Q59. I dettagli sono a disposizione sul sito www.atm.it nella sezione infotraffico. E ieri, ultimo giorno di lavoro per lo storico «Kiosco» del pesce in piazza, si trasferirà durante i restyling.

Scola: «Anche la scuola cattolica è pubblica»

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Oltre 30mila ragazzi hanno attraversato la città per la 32esima edizione della marcia «Andemm al Domm» e sono stati ricevuti sul sagrato dall'arcivescovo Angelo Scola con tanto di pettorale. Una festa che una ventina di giovani della rete studentesca (19 per la precisione) hanno cercato di offuscare accendendo qualche fumogeni in mezzo alla piazza. Oggetto del contendere è quello di sempre: la «guerra» tra scuola pubblica e scuola cattolica, o paritaria. Che a sentire l'arcivescovo di Milano proprio guerra non è, anzi. «Anche le scuole cristiane sono pubbliche - ha detto Scola»

Grillo sale sul palco di Expo e fa il solito show elettorale

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I Cinque stelle ci mettono la bandierina. L'assalto degli «Expo invaders», così si sono chiamati i militanti grillini che per l'occasione hanno stampato magliette con il logo di Expo e dei proiettili, si trasforma ora dopo ora nella campagna elettorale per le Europee. Dopo il sopralluogo al sito espositivo, da parte di 80 tra parlamentari e consiglieri regionali guidati dal loro guru Beppe Grillo, i Cinque Stelle danno appuntamento alla cittadinanza a Baggio al Parco delle Cave dove si trovano i cantieri per la Via d'Acqua Sud. Peccato che dai deputati che si alternano sul palco non sia stata spesa nemmeno una parola sull'opera tanto contestata.
Dai romani sul palco nemmeno una parola. Lo sguardo è rivolto a Bruxelles. «Expo? Ci hanno detto “guardate”, ma non c'è un cazzo, non c'è niente, c'è un campo - dice Grillo -. Devono venire 20 milioni di persone ma chi ci va a Rho? Il progetto “nutrire il pianeta” andava pensato in un altro modo, in modo diffuso. Expo non può essere la degustazione dello stracchino in mezzo agli svincoli autostradali e agli inceneritori».

Muore il «vice» della banda Vallanzasca

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Sopravvivere alle guerre di mafia e a decenni di galera, attraversare da protagonista gli anni più duri e cupi della malavita e morire anziano nel più banale dei modi, schiantandosi in moto con la donna. È stato il singolare destino, compiutosi ieri, di Antonio «Pinella» Colia (nella foto). Era stato il vero capo della banda della Comasina ai tempi di Renato Vallanzasca, quando per i giornali l'unico nome importante era il «bel Renè»: una popolarità che Colia non invidiava. Del silenzio aveva fatto una religione: chi doveva sapere che il capo era lui lo sapeva. Si era fatto anni di galera ma la prova che il suo potere faceva ancora paura si era avuta quando, appena uscito da San Vittore, avevano cercato di ammazzarlo. Era tornato alla vita di sempre, in una Milano dove i vecchi equilibri si stavano sgretolando. Andò a finire che gli tirarono un bidone, vendendogli della cocaina che era solo roba da taglio, e quando lui fece presente di non essere tipo a cui si tirano fregature gli risposero in faccia «chi se ne frega che sei Colia». Tempo dopo nel campo nomadi dove stavano gli organizzatori della truffa due tipi armati ammazzarono uno del clan. Colia, stabilì una sentenza, non c'entrava nulla. E non c'entrava nulla neanche col carico di cocaina con cui venne fermato pochi mesi fa e per cui è stato scarcerato. A 67 anni viveva tranquillo. Ieri sale sulla sua moto nuova e va a farla vedere alla sua ragazza. Si dice che lei non avesse il casco e che lui abbia fatto un'impennata. Schianto. Lei muore subito, lui poco dopo in ospedale.

L'estrema destra a convegno ma gli antagonisti restano a casa

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C'era molto timore ieri per una serie di manifestazioni organizzate dall'estrema destra nel milanese, ma alla fine solo pochi antagonisti si sono fatti vedere solo a Concorezzo e tutto è filato liscio come l'olio. L'evento che destava maggior timore all'hotel Admiral in Fiera, dove Casapound ospitava i greci di Alba Dorata. Polizia e carabinieri hanno «blindato» l'albergo e l'incontro si è svolto senza alcun problema. Come nessuno ha disturbato i paracadutisti che hanno voluto celebrare la Repubblica sociale italiana insieme con Lealtà e azione. Qualche apprensione per il convegno di Forza nuova inizialmente previsto all'hotel della Regione a Monza. Ma forse era solo un depistaggio perché alla fine l'evento si è svolto all'Eurohotel di Concorezzo. Qui si sono concentrati una ventina di militanti del centro sociale Foa Boccaccio che hanno bloccato il traffico, distribuito volantini e cacciato fotografi e giornalisti. Mentre in albergo il convegno si teneva regolarmente.


Atm, da oggi informazioni ai disoccupati

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Saranno da oggi sul sito www.comune.milano.it le informazioni e le date per richiederei duemila abbonamenti urbani annuali gratuiti Atm che l'assessorato alle Politiche per il Lavoro mette a disposizione . Potranno farne richiesta i precari tra i 18 e i 35 anni, con contratti di lavoro a tempo determinato, a progetto, di inserimento, di apprendistato o titolari di borse di studio universitarie con un reddito Isee inferiore a 20 mila euro. Per i disoccupati, necessario avere la certificazione dello stato occupazionale (ex DID). Altri requisiti: residenza a Milano per i cittadini italiani, l'attestato di iscrizione anagrafica al Comune per i cittadini europei e, per gli extraeuropei, essere in regola con il permesso di soggiorno.

«Niente pasti? La prima volta in quest'anno»

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Niente pasti caldi oggi nelle scuole servite da «Milano Ristorazione», per via di un'assemblea sindacale che terrà i dipendenti impegnati dalle 9 alle 13. «Questa - dicono da Milano Ristorazione - è la prima volta, nel corso di questo anno scolastico, che si verifica la spiacevole situazione di un mancato servizio, quindi non “è normale”. Per ben due volte i tempi hanno permesso di giungere a un accordo ed è stato possibile servire un pasto caldo di emergenza. Questa volta il preavviso troppo breve e la giornata scelta, un lunedì, che segue due giorni di chiusura, non lo ha reso possibile». Milano Ristorazione precisa che, come si può leggere dalla notizia sul sito aziendale, «non tutti i Centri Cucina saranno coinvolti».

E le mamme le cantano alla giuntaIl parco è in mano allo Zam: le famiglie protestano in musica

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Se l'indignazione e la rabbia non bastano, potrà fare miracoli l'ironia? Si sono chieste le intraprendenti «Mamme del parco delle Basiliche», così si fanno chiamare, autrici di una canzone e di un videoclip che sarà su you tube tra una settimana. Il problema? Sempre il solito, l'occupazione abusiva della scuola media di via Santa Croce, presa più di un anno fa dagli autonomi dello Zam, che sta creando disagi, degrado, una situazione insostenibile nel Ticinese. Davanti a piazza Sant'Eustorgio, infatti, accade di tutto: il ristorante e la discoteca abusiva, gestita dagli occupanti, vendono alcolici ai ragazzini, la situazione igienico sanitaria è pessima, per non parlare dei murales che deturpano i muri della piazza medioevale. A niente è valso lo sforzo dei residenti, guidati da Massimo Cacciari, che si sono costituiti in comitato e che continuano a denunciare quest'enclave di illegalità nel centro cittadino e in una zona di passaggio turistico. Ora le mamme, in una maniera molto originale, hanno provato a dire la loro. «...Care mamme non possiam/Dare multe a questo Zam/E l'assessore viene di notte/del bon ton lui se ne fotte/ha un'idea balzana in testa/dare il parco ai punkabbestia...ecco arrivano le mamme/dan manforte anche le nonne/scappellotti pim pum pam/tante sberle a questo Zam/delle mamme c'è la ronda/la canzone si diffonda…» recita una parte del testo, scritto e musicato in collaborazione con il rapper Neuro.
«Il silenzio della giunta Pisapia e dei suoi assessori - spiega Irina - ci preoccupa, bisogna stimolarli a intervenire o si rischia di far restare questo gruppo di violenti lì fino al 2016». Irina e Svetlana sono di religione ortodossa: «A Kiev sarebbe inconcepibile offendere una chiesa in questo modo, deturpando i muri della piazza» spiega indicando i murales che corrono lungo il muro che delimita lo Zam. Da Sant'Eustorgio partono i pullman turistici: «Ma che biglietto da visita offriamo agli stranieri?» si chiede Svetlana.
Armate di buone volontà e di una discreta dose di ottimismo le mamme credono che il videoclip servirà a smuovere le coscienze, e i mezzi, della giunta arancione: «Pensiamo che dopo aver visto questo clip, che girerà nelle scuole, i politici ci ripenseranno e faranno sgomberare l'edificio». E la pia illusione: «Speriamo che la musica faccia il miracolo e che gli autonomi traslochino altrove». Poi si torna alla realtà: «Se il sindaco non farà sgomberare questa scuola - l'affondo della signora Elena, che da 80 anni vive nel quartiere - non verrà certamente rieletto».

Defibrillatori per studenti alla Cattolica

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Le linee guida della Regione Lombardia in materia di prevenzione raccomandano di dotare di defibrillatori semiautomatici esterni (Dae) i luoghi ad alta frequentazione e ad alto affollamento in modo che in caso di emergenza l'intervento sia tempestivo. Le statistiche internazionali evidenziano come, in caso di arresto cardiaco sia necessario che i tempi di intervento siano il più possibile ridotti per garantire un rilevante incremento del tasso di sopravvivenza. La sede di Milano dell'Università Cattolica ha deciso di dislocarne tre nelle portinerie del centro sportivo Fenaroli di viale Suzzani 279, di piazza Buonarroti e di largo Gemelli. Le prime due installazioni sono specificatamente richieste dalla normativa regionale.

Corse, giochi e fiori: l'Ippodromo fa festa

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Un vernissage in grande stile. Approfittando anche di un anticipo di primavera e di una splendida giornata di sole. La riapertura della stagione di galoppo all'Ippodromo di Milano con il Premio Apertura ha fatto il pieno di appassionati e non solo. Tanta gente che ha seguito le due corse in programma, i premi Apertura (Montepremi 19.800 euro) e Calvairate ma anche tutte le altre attività di contorno della giornata. A cominciare dall'animazione per i bambini nel «Paddock Garden», vicino al tondino. I più grandi si sono divertiti invece ammirando una vettura McLaren Mp4-12C, esposta sempre in zona tondino una “purosangue“ inglese da oltre 300chiulometri orari che ha non ha sfigurato al fianco dei purosangue veri protagonisti delle corse. A fare bella mostra per il pubblico dei più piccoli anche un drappello di Carabinieri a cavallo, che ha sfilato perchè nel 2014 ricorre il 126mo anniversario dall'inaugurazione di San Siro, ma soprattutto per ricordare 200 anni dalla fondazione dell'Arma. Molto ammirate infine nella Palazzina del Peso, le sculture floreali realizzate dall'artista Maria Cecilia Serafino.

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